Chiacchiere e fatti

Dovete sapere che oltre alle mie attività come Assessore alla Cultura, Università e Internazionalizzazione per il Comune di Forlì continuo il mio lavoro nel mondo universitario come Docente di Principi e Tecniche di Fundraising e Direttore del Master in Fundraising – Università di Bologna.

Ė capitato che qualcuno che in questi mesi si è interrogato su un possibile conflitto di interesse fra il mio ruolo di Assessore con delega all’Università e il mio ruolo di dipendente della Università di Bologna. Con cortesia e discrezione mi ha chiesto spiegazioni, in modo privato, e di questo ringrazio (non è cosa scontata in questi tempi dove le persone hanno una nuova dimensione di confronto: la Rete e i Social, una dimensione completamente pubblica, dove talvolta capita di perdere l’attenzione alla Persona, alla persona vera, in carne e ossa).

Ci tengo però a ripetere in “pubblico” le risposte per dare un chiarimento anche a chi – magari – si sta chiedendo le stesse cose e non ha avuto l’occasione di chiedermele personalmente.

I dubbi che mi sono stati sottoposti sono questi:

1. Conflitto di interesse fra il mio ruolo di Assessore e Dipendente dell’Università di Bologna.
Non appena ho saputo dell’incarico di Assessore ho immediatamente chiesto alla mia Università se ci fossero motivi di incompatibilità con il mio incarico. Il Rettore, con lettera ufficiale, mi ha scritto che “la funzione di Assessore con delega all’Università del Comune di Forlì è compatibile con il regolare svolgimento delle attività istituzionali”. Oltre alla “forma” però ci tengo ad aggiungere una riflessione personale: penso che conoscere bene le dinamiche del mondo universitario sia un vantaggio, piuttosto che uno svantaggio.

2. Borse di Studio per il Master in Fundraising
Ogni anno, da 18 anni, cerchiamo (anzi cercano, perché il merito va a coordinatrice e tutor del corso!) borse di studio per sostenere  in un qualche modo i futuri studenti. Quest’anno c’era la possibilità – tra le altre – di candidarsi a delle borse di studio per Dipendenti Pubblici finanziate dall’INPS, a copertura totale della quota. Mi è sembrato interessante condividere con il Comune di Forlì (e non solo) questa opportunità. Ad ogni modo nessun dipendente comunale si è candidato e ha usufruito di questa possibilità… peccato!

3. Vantaggi che provengono dal mio ruolo di Assessore nell’attività di Fundraising
Mi è stato rappresentato il fatto che occuparmi di fundraising e allo stesso tempo di assessorato alla cultura/università, sia ambivalente, e che ne potrei avere dei vantaggi per la mia professione.
Francamente non ho ben capito cosa si intende. Uno dei mandati che ho è proprio quello di aiutare il Comune a “fare fundraising” (anche attraverso lo strumento inutilizzato dell’Art Bonus). Quindi le mie competenze in tal senso mi torneranno utili, spero! Ma non ci vedo niente di male, anzi!

4. Rapporto con Ser.In.Ar.
L’Associazione Nonprofit Festival del Fundraising, di cui faccio parte, ha sede presso la palazzina di Ser.In.Ar. qui a Forlì. Non c’è MAI stato un comodato d’uso gratuito dei tre uffici che vengono utilizzati (rispetto agli 11 presenti). Nè tantomeno sono stati dati degli uffici a partire dal mio ruolo come Assessore. L’Associazione è in affitto (e paga canone annuale) per questi spazi a partire dal 1 settembre 2017, con regolare contratto. Quindi ben prima della mia entrata in carica come Assessore..

5. Sanzione Amministrativa comminata dall’Università di Bologna
Fui accusato nel dicembre 2014, mentre vivevo negli Stati Uniti con la mia famiglia, di avere inserito 4 “titoli” inesistenti nell’anagrafe della ricerca. All’epoca avevo 149 pubblicazioni come docente universitario, fra cui il mio libro principale “Fundraising” tradotto in spagnolo, portoghese e inglese. Si trattava, lo sottolineo, dell’inserimento del solo “titolo” nella cosiddetta “anagrafe della ricerca” (cioè il sito web del ministero dove ogni docente deve inserire i titoli delle pubblicazioni) e NON del plagio di articoli, o la copiatura e la pubblicazione di cose scritte da altri autori. NULLA è stato pubblicato di nessun tipo. E’ stato messo un titolo in un elenco di titoli.

Cercai di convincere senza successo che si era trattato di un mero errore formale (perché in realtà il sito web “ anagrafe della ricerca” me lo compilava un collaboratore di cui ovviamente NON ho mai fatto il nome in commissione) avendo inserito nella lista dei titoli definitivi, ciò che era solo titolo provvisorio. Non fui creduto. E scontai la sanzione della sospensione dal servizio per un determinato periodo, per poi riprendere pienamente le mie funzioni.

A quel punto sono andato avanti presso la magistratura penale.
Per lo stesso fatto la magistratura penale emise decreto di archiviazione che riconosceva l’irrilevanza dell’episodio e concluse in modo del tutto dissonante rispetto alle valutazioni allora espresse dai colleghi della commissione giudicante.
A voi, la valutazione.

Questo dovevo, se non altro per ricambiare la cortesia di chi mi ha chiesto spiegazioni, e per rispetto massimo verso i cittadini di Forlì. Spero apprezzerete il mio messaggio di trasparenza.

A presto,
Valerio Melandri

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